Docufilm RAI ora disponibile su RAI PLAY
<<Nel Piemonte rurale, tra i pascoli disegnati nelle pieghe collinari in provincia di Cuneo, da centinaia di anni la comunità di allevatori della razza bovina locale rende viva la tradizione della transumanza. Nel documentario “Transumanza: il ritorno a casa”, Massimiliano Ossini è il narratore d’eccezione di questo viaggio intrapreso da uomini, donne e animali che percorrono gli alpeggi per raggiungere le quote. Il racconto si snoda attraverso il percorso di ricerca che Ossini compie sul territorio. Scopre tradizioni, usanze, metodi di selezione e allevamento innovativi, diventando parte di una grande comunità, genuinamente legata al passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Altro grande protagonista del documentario è il territorio, che grazie alle storie di famiglie di allevatori e malgari, svela il segreto ancestrale delle sue radici.>>
“Con la realizzazione del docufilm “Transumanza: il ritorno a casa”, Rai Documentari ha fornito agli allevatori di Piemontese un opportunità straordinaria: presentare ad un grande pubblico quella che è la più consistente forma di transumanza a livello nazionale” – dice Andrea Rabino, presidente Anaborapi – “In Piemonte, ogni anno, oltre cinquecento famiglie si spostano in montagna portando in alpeggio circa 70.000 capi, si tratta del 30% di tutta la razza Piemontese”.
Le tradizionali date di monticazione e demonticazione, rispettivamente San Giovanni e San Michele, negli ultimi tempi, si sono ampliate, grazie alle possibilità di trasportare gli animali alle medie quote ed anche in conseguenza ai cambiamenti climatici.
Continua Rabino ” Nonostante i malgari siano saliti e, stiano scendendo con qualche nevicata, la stagione 2024 è andata decisamente meglio rispetto all’annata precedente; ci sono state sufficienti precipitazioni per far crescere abbondante erba, gli animali stanno rientrando in pianura in ottima forma”.
A detta di molti però non bastano però le buone condizioni degli animali a garantire un adeguato riscontro alle fatiche dei margari; restano le problematiche derivanti dagli elevati costi per gli affitti degli alpeggi, il problema dei predatori, le condizioni di viabilità ed accesso ai pascoli che devono essere migliorati e non ultimo il prezzo di vendita dei vitelli che, accanto ad una limitata produzione di formaggi di alta qualità, rappresenta la principale ed unica entrata di degli alpeggiatori.
“La nostra associazione – conclude Rabino – ha fornito a RAI Documentari, che ringrazio di cuore, tutta l’assistenza ed il know-how possibile per la realizzazione del docufilm “Transumanza”; abbiamo bisogno di far conoscere, anche al di fuori del nostro mondo, quella che è un importante realtà produttiva che contribuisce in modo determinante al mantenimento del nostro ecosistema alpino e garantisce la presenza dell’uomo sulle nostre montagne.
Transumanza: il ritorno a casa
Una produzione Rai Documentari
Scritto da Sara Catalini, Fedora Sasso e Gianfranco Anzini
Produttore esecutivo Claudio Baldino
Regia di Fedora Sasso